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La dignità nell’assistenza psichiatrica: le prospettive degli utenti del servizio

La dignità è un concetto morale ed etico importante nell'ambito dell'assistenza psichiatrica, ma in tutto il mondo la dignità e i diritti umani degli utenti vengono violati durante l'assistenza. Sebbene i fattori coinvolti nella violazione della dignità siano complessi, le definizioni operative di dignità sono vaghe e non tengono conto della prospettiva dell'utente.

Da Claire Brooks*, Charlene Sunkel, Hannah L.N. Stewart su February 18, 2025

La dignità è ampiamente riconosciuta come un concetto fondamentale nella fornitura di assistenza sanitaria. Nonostante ciò, i concetti di dignità sono descritti solo vagamente nella letteratura relativa ai servizi di salute mentale, contribuendo a violare spesso la dignità degli utenti. In particolare, le discussioni sulla dignità nei servizi di salute mentale spesso non includono la prospettiva dell’utente. Offriamo una revisione narrativa della letteratura per esaminare come gli utenti dei servizi e gli operatori peer articolano la co-produzione della dignità all’interno dei servizi di salute mentale. Dalle evidenze disponibili emergono sette dimensioni generali della dignità, che abbracciano la dignità sociale che gli utenti sperimentano in relazione agli operatori sanitari, al sistema di salute mentale stesso, agli ambienti fisici in cui vengono erogati i servizi di salute mentale e all’uso dei peer come membri apprezzati della forza lavoro della salute mentale e co-creatori di conoscenza. Per far sì che gli utenti dei servizi di salute mentale siano responsabilizzati dall’assistenza sanitaria che ricevono, è imperativo che i concetti di dignità vadano oltre i “vaghi” concetti morali ed etici e diventino linee guida operative per le migliori pratiche nella progettazione e nell’erogazione dei servizi di salute mentale, fondate sulle prospettive degli utenti. A tal fine, formuliamo raccomandazioni significative per migliorare la formazione degli operatori sanitari, per implementare alternative alla coercizione nell’assistenza psichiatrica e per esplorare il modo in cui l’esperienza vissuta può essere messa al centro dei servizi di salute mentale; chiediamo inoltre il riconoscimento degli utenti dei servizi come esperti per esperienza nel lavoro tra pari e la co-creazione di nuove conoscenze e prove.

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