Gli individui che esercitano la professione veterinaria si trovano ad affrontare sfide significative in termini di salute mentale e benessere. Una visione olistica del benessere, che comprende sia la salute fisica che quella mentale, sottolinea la loro natura interconnessa. Questo approccio integrato riduce la separazione artificiale degli aspetti del benessere e sottolinea come gli stati mentali influenzino non solo gli individui, ma anche le loro interazioni con gli animali, l’ambiente e gli altri sul posto di lavoro. Le sfide del benessere in medicina veterinaria possono contribuire a impatti negativi sulla salute degli animali, dell’uomo e dell’ambiente.
Anche le istituzioni e i sistemi di formazione veterinaria stanno affrontando sfide complesse per adattarsi ai rapidi cambiamenti della società, della forza lavoro e delle pressioni legate al benessere professionale. Questo articolo esplora il campo della psicologia positiva e la sua applicazione nei contesti educativi, comunemente nota come educazione positiva. Viene presentata un’esplorazione approfondita dell’approccio all’educazione positiva informata dai sistemi e dei modi in cui può migliorare in modo proattivo il benessere dei professionisti veterinari all’interno dell’ecosistema educativo veterinario.
È importante riconoscere che l’autocura individuale, pur essendo preziosa, non può compensare le disfunzioni sistemiche come le cattive dinamiche di squadra, la leadership inefficace o i problemi di cultura organizzativa. Affrontare questi fattori sistemici è fondamentale per creare ambienti che supportino un benessere duraturo. Vengono discussi gli interventi di psicologia positiva realizzati attraverso i percorsi di individui, gruppi e organizzazioni, in particolare nel contesto dell’educazione veterinaria. Vengono esaminati i limiti, le considerazioni e le strategie di misurazione proposte.
Le implicazioni dell’implementazione di un approccio di psicologia positiva informato sui sistemi per migliorare il benessere nella formazione veterinaria includono la creazione di programmi di studio e culture che permettano di prosperare all’interno degli istituti di formazione veterinaria. Rafforzare il benessere individuale e collettivo dei professionisti veterinari ha il potenziale di migliorare la qualità delle cure fornite agli animali, con una miriade di implicazioni positive per chi si occupa di animali, per le loro comunità, per l’ambiente e per la società.
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