Il postfemminismo sostiene che l’individualismo attivo, combinato con l’accreditamento professionale, genera un percorso meritocratico per il raggiungimento della carriera. Tuttavia, emerge un dilemma sotto forma di paradosso postfemminista, poiché questa retorica delle opportunità non si traduce in una realtà di risultati. Per dare un senso a questo dilemma, le donne possono o assumersi la colpa della loro mancata progressione di carriera o accettare la presenza di pregiudizi discriminatori, in contrasto con le ipotesi postfemministe di opportunità individuali basate sull’agency. Per illustrare queste argomentazioni, esploriamo il modo in cui queste donne professioniste razionalizzano la loro limitata progressione di carriera e, nel processo, illustriamo l’impatto del postfemminismo sulla vita psichica delle singole donne.
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