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Prevenzione del suicidio

Chirurghi veterinari e suicidio: Una revisione strutturata delle possibili influenze sull’aumento del rischio

È noto che i chirurghi veterinari sono più a rischio di suicidio rispetto alla popolazione generale. Ci sono state molte speculazioni sui possibili meccanismi alla base dell'aumento del rischio di suicidio in questa professione, ma poche ricerche empiriche.

Da Bartram, D.J.; Baldwin, D.S. su July 04, 2024

Una ricerca computerizzata della letteratura pubblicata sul rischio di suicidio e sulle influenze sul suicidio tra i veterinari, con un confronto con il rischio e le influenze in altri gruppi professionali e nella popolazione generale, è stata utilizzata per sviluppare una revisione strutturata. I veterinari hanno un rapporto di mortalità proporzionale (PMR) per suicidio circa quattro volte superiore a quello della popolazione generale e circa due volte superiore a quello di altre professioni sanitarie. Nel corso della carriera veterinaria può verificarsi una complessa interazione di possibili meccanismi che aumentano il rischio di suicidio. Tra i possibili fattori vi sono le caratteristiche degli individui che entrano nella professione, gli effetti negativi durante la formazione universitaria, i fattori di stress legati al lavoro, il pronto accesso e la conoscenza dei mezzi, lo stigma associato alla malattia mentale, l’isolamento professionale e sociale e l’abuso di alcol o droghe (soprattutto farmaci da prescrizione a cui la professione ha facile accesso). Altri possibili effetti sono quelli contestuali, come l’atteggiamento nei confronti della morte e dell’eutanasia, formatosi grazie al coinvolgimento abituale della professione nell’eutanasia degli animali da compagnia e nella macellazione degli animali da allevamento, e il “contagio” del suicidio dovuto all’esposizione diretta o indiretta al suicidio di coetanei all’interno di questa piccola professione. Per saperne di più, leggi QUI.